lunedì 18 novembre 2013

VECCHIE STORIE : L'AVVENTUROSA VITA DI DEAN MARTIN JR.


Crediamo tutti ricordino il celebre cantante, attore e star TV Dean Martin, interprete di splendide versioni di successi quali “Sway”, “That's amore” o “Everybody loves somebody” e, per lungo periodo, spalla di Jerry Lewis. Un personaggio dal successo planetario, scomparso nel 1995. E' però forse meno noto il fatto che suo figlio Dean jr. fu, tra le altre cose, un tennista. Nato nel 1951 dal secondo matrimonio di Dean con Jeanne Biegger, Dean jr. ebbe una vita che è persino riduttivo definire avventurosa. Cresciuto in un ambiente agiato e con un padre ben poco presente, il giovane Dean coltivò molteplici interessi, fra i quali anche il tennis: iniziò a giocare all'età di 11 anni, seguito da un allenatore del livello di Pancho Segura, ex professionista molto noto nel circuito. All'età di 13 anni però, spinto anche dalla pressione di chi vedeva in lui l'erede del padre, decise di abbandonare ogni velleità sportiva, per dedicarsi interamente alla musica: creò un suo gruppo rock e provò, senza troppo successo, a sfondare in quel difficile mondo. Dopo aver tentato di dedicarsi anche al calcio, decise in seguito di riprendere in mano la racchetta, giocando alcuni tornei giovanili (fra i quali anche un'edizione di Wimbledon juniores) e svolgendo una intensa attività a livello universitario, tanto che fece parte, all'inizio degli anni '70, del team dell'UCLA che si aggiudicò i Campionati Americani Universitari. In quello stesso team giocava anche Jimmy Connors.

Nel 1971, a soli 20 anni, lasciò l'università per sposare la nota attrice Olivia Hussey, famosa per l'interpretazione in “Romeo and Juliet”, e, contemporaneamente, mise da parte ancora un volta il tennis per dedicarsi stavolta al football, giocando, senza troppo successo, col team semiprofessionistico dei Las Vegas Casinos. Nel 1974 fu arrestato per aver “dimenticato” di denunciare la sua imponente collezione di armi utilizzate durante la Seconda Guerra Mondiale: per un breve periodo fu anche sospettato di appartenere ad alcuni gruppi sovversivi e terroristici all'epoca operanti negli Stati Uniti, ma, in qualche modo, ne uscì col solo pagamento di una salata ammenda. Fu allora che decise nuovamente di provare a dedicarsi al tennis, anche allettato da un contratto biennale che gli venne offerto, con un'arguta manovra pubblicitaria, da un team del WTT (Campionato Americano Intercittà), i Phoenix Raquets. Nel frattempo si separò dalla moglie Olivia, dalla quale aveva avuto il suo unico figlio e iniziò una relazione, poi sfociata in uno sfarzoso matrimonio tenutosi a Beverly Hills, con la famosa campionessa olimpica e mondiale di pattinaggio del 1976, Dorothy Hammill. In questo periodo giocò con una certa continuità, ottenendo qualche accesso (tramite qualificazioni e soprattutto wild card) in tornei ATP e vincendo qualche match in tornei minori: riuscì ad arrivare al massimo al n°272 del ranking mondiale, senza peraltro vincere un solo set nei tornei del Grand Prix disputati. Questi i suoi risultati dell'epoca: 1974 perde a Boston da Van Dillen 6-0 6-1; 1976 perde a Sacramento da Stewart 7-6 6-3 ed a North Conway da Franulovic 6-1 6-1; 1977 perde ad Hampton da Norback 6-3 6-4, ad Auckland da Simmonds 6-4 7-6 ed a Stoccolma da Ramirez 6-2 6-1; nel 1978 perde a Mexico City da Meyers 7-6 6-4 ed a Memphis da Drysdale 6-3 6-2; nel 1979 perde a Concord NY da Mitchell 6-3 6-0 ed a North Conway da Francisco Gonzalez 6-1 6-3. 

Nel 1979 interpretò con la star Ali McGraw (co-protagonista, al dianco di Ryan O'Neal, del celebre Love Story) il film “Players”, nel quale interpretava il ruolo di un tennista professionista, che gli valse anche una nomination per il Golden Globe. Fu allora che decise di abbandonare definitivamente il tennis e, spinto dalla madre, sfruttò il suo brevetto di pilota, ottenuto a 16 anni, per entrare nella Air National Guard; continuò però a fare l'attore, recitando nel 1985 e nel 1986, dopo il divorzio dalla Hammill, nella serie TV Misfits of Science.
Il 21 marzo del 1987, durante una tempesta di neve, il suo F-4 Phantom Jet Fighter della Air National Guard si schiantò contro le montagne di San Bernardino, in California, uccidendo lui ed il suo assistente. A soli 35 anni si interruppe così l'avventurosa vita di Dean Martin jr., mentre faceva l'unica cosa per la quale, dopo tanti tentativi, aveva mostrato di avere un vero talento: pilotare un aereo.


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