Giocatore
piuttosto popolare nel nostro Paese, per le numerose partecipazioni
ai tornei italiani e per un'epica sfida di Coppa Davis giocata al
Foro Italico nel 1980 e vinta dagli azzurri, trascinati da uno
strepitoso Adriano Panatta. I nomi “McNamara-McNamee” sono
diventati quasi un scioglilingua e sono entrati nella storia come una
dei doppi più forti degli ultimi decenni.
In realtà il più forte
dei due era certamente McNamara, classe 1955, dotato di un brillantissimo
gioco d'attacco, ma anche capace di reggere alla grande lo scambio da
fondo campo, cosa che lo rendeva molto competitivo anche sulla terra
rossa. Ebbe una carriera buona ma non eccezionale fino all'inizio
degli anni '80, navigando intorno al 40°/50° posto del ranking ATP
e conquistando due successi, entrambi sulla terra, a Berlino nel 1979
e Bruxelles outdoor nel 1980. A questo punto, improvvisamente, cambiò
marcia ed il suo rendimento crebbe notevolmente: nel 1981 vinse il
grosso torneo di Amburgo, battendo in finale Connors, e l'indoor di
Melbourne, sconfiggendo Gerulaitis, conquistando poi altri ottimi
piazzamenti (tra i quali i quarti a Wimbledon, sconfitto da Bjorn
Borg) che gli permisero di arrivare a ridosso dei primi dieci del
mondo. Nel 1982 i miglioramenti proseguirono e, sebbene non riuscì a
vincere nessuna delle 5 finali disputate (epica fu l'interminabile
finale di Amburgo, persa in 5 tremendi set con Josè Higueras),
McNamara entrò fra i primi 10 del mondo. All'inizio del 1983 Peter
era ormai considerato uno dei giocatori più piacevoli e apprezzati
dal grande pubblico e coronò questo suo stato di grazia giocando in
maniera favolosa al prestigioso torneo indoor di Bruxelles, dove
superò agevolmente tutti gli avversari, prima di sconfiggere in
finale, in tre fantastici set, Ivan Lendl. Con gli applausi e gli
elogi di tutti arrivò anche il best ranking di n°7 del mondo e le
prospettive di un'ulteriore crescita.
Ma il destino non era
evidentemente d'accordo: nel torneo immediatamente successivo, a
Rotterdam, durante il match di primo turno contro il cecoslovacco Jiri
Granat, McNamara si ruppe i legamenti crociati del ginocchio. Il
recupero fu lunghissimo ma la sua carriera finì in pratica quel
giorno: provò a riprendere ma, nonostante la buona volontà, non
riuscì mai neanche lontanamente ad avvicinarsi al bellissimo
giocatore di un tempo.
Nel suo palmares, oltre ai già citati 5
titoli di doppio ed all'ottima partecipazione alla Coppa Davis, vanno
annoverati anche 19 titoli di doppio, per lo più conquistati con
l'amico Paul McNamee (anche un Open d'Australia nel 1979 e
soprattutto i due grandi due successi a Wimbledon, nel 1980 e 1982).
Negli ultimi anni ha partecipato a diversi incontri del Senior Tour e
svolto l'incarico di coach nel circuito ATP: attualmente segue il
promettente bulgaro Grigor Dimitrov.
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