Non deve essere stato facile per Anke giocare all'ombra di una connazionale dello spessore di Steffi Graf, negli anni in cui anche Boris Becker e Michael Stich andavano per la maggiore. Eppure anche la Huber si è ritagliata una carriera di tutto rispetto, arrivando sino al quarto posto del ranking mondiale, enza troppi clamori ma con molta caparbietà e continuità. Giocatrice solida, dotata di un potente diritto e di un efficace gioco da fondo, riuscì ad essere competitiva su tutte le superfici, pur preferendo quelle veloci.
Nata
nel 1974, esordì nel circuito WTA nel 1990, giungendo al terzo turno
degli Australian Open (sconfitta da Raffaella Reggi) e raccolse
moltissimi buoni piazzamenti: una finale Slam (in Australia nel 1996,
sconfitta da Monica Seles) ed una semifinale a Parigi nel 1993, oltre
a 12 titoli su 23 finali disputate. Questo il suo palmares:
Schenectady 1990, Filderstadt 1991 (sulla Navratilova), Kitzbuhel
1993, Styria, Fildestatdt e soprattutto Philadephia 1994 (gli ultimi
due in finale sulla Pierce), Lipsia 1995, Hertogenbosch (su erba),
Lipsia e Lussemburgo 1996, Estoril e Sopot 2000. Per lei anche il
successo nella Fed Cup del 1992 (con la Graf) e nella Hopman Cup del
1995 (con Becker). Condizionata da alcuni problemi alla famiglia,
preferì ritirarsi nel 2001, a soli 27 anni, al termine delle WTA
Finals di quell'anno, giocate a Monaco di Baviera. Nota per essere
stato a lungo fidanzata col giocatore ucraino Andrei Medvedev, si è
poi costruita una famiglia con un connazionale, continuando ad
occuparsi di tennis.
(foto: Ron Valle - Tennis Server.com)
Indimenticabile!
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