Evonne
Fay Goolagong, elegantissima aborigena australiana è una delle
leggende del tennis femminile. Nata a Griffith, nel New South Wales,
il 31 luglio del 1951, ebbe un'infanzia piuttosto povera, figlia di
un tosatore di pecore itinerante e con ben sette fra fratelli e
sorelle. Come racconta Bud Collins, crebbe in un ambiente
prevalentemente rurale, nella piccola cittadina di Barellan, dove fu
spinta al tennis da un tale Bill Kurtzman, concittadino amante di
quello sport, del tutto sconosciuto alla sua famiglia. Agile,
rapidissima, dotata di fulminei riflessi e grande temperamento,
Evonne fu immediatamente notata da Vic Edwards, proprietario di una
scuola di tennis a Sydney, che convinse la sua famiglia a darle il
permesso di trasferirsi a casa sua, nella metropoli australiana, in
modo tale da poter essere adeguatamente seguita ed allenata.
Il resto
è storia: nel 1971 vinse il suo primo titolo Slam, al Roland Garros
(in finale sulla Gourlay), bissato poco dopo dal primo fantastico
titolo a Wimbledon, vinto superando in finale la leggenda della sua
infanzia, la mitica Margaret Court, detentrice del Grande Slam.
Amatissima a Wimbledon, per la sua grazia ed eleganza in campo e
fuori, giocò e perse altre tre finali (1972 e 1975 con Billie Jean
King e 1976 con Chris Evert). Da menzionare anche i quattro titoli
consecutivi conquistati agli Australian Open, dal 1974 al 1977.
Ma
l'impresa forse più clamorosa fu quella compiuta a Wimbledon nel
1980: dopo il matrimonio con l'inglese Roger Cawley, dal quale ebbe
nel frattempo le prime due figlie, riuscì a diventare la prima mamma
campionessa di Wimbledon, dai tempi di Dorothea Douglass Chambers
(vincitrice nel 1914). Quell'anno Evonne vinse un solo torneo, ma
scelse il più prestigioso: e lo fece battendo le due giovani
rampanti Hana Mandlikova e Tracy Austin e, in finale, Chris Evert.
Poco fortunato invece il record registrato agli US Open, dove è
stata l'unica donna capace di perdere ben quattro finali consecutive
(dal 1973 al 1976, contro Court, King e due volte con la Evert).
Giocò un po' scartamento ridotto anche nei primi anni '80, lasciando
il tennis nel 1983, con 7 titoli Slam in singolare (e 11 finali
perse), 6 in doppio (5 in Australia ed uno a Wimbledon, nel 1974 con
l'americana Peggy Michel) ed uno in doppio misto (a Parigi, nel 1972,
con Kim Warwick). In totale nel suo palmares circa una settantina di
titoli in singolari, compresi anche i due Masters vinti nel 1974 e
1976, sempre in finale con la Evert.
Concludiamo
ricordando un aneddoto da noi citato alcuni mesi fa: nel 2007 la WTA
le consegnò un premio speciale (possiamo vederlo nel collage di
foto), per porre rimedio ad un errore compiuto nel 1976 e le venne
retroattivamente riconosciuto il primo posto mondiale per due
settimane con 21 anni di ritardo!!
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