Oggi
ricordiamo un altro tennista che ebbe un ottimo momento nel corso
degli anni ‘80, raggiungendo un best ranking di tutto rispetto, sia
in singolare (n°21) che in doppio (n°15). Il cecoslovacco (poi
belga) Libor Pimek, classe 1963, era dotato di un fisico piuttosto
imponente (1.96 metri la sua altezza) e di un ottimo servizio: queste
caratteristiche, unite a due solidi fondamentali e ad un discreto
gioco di volo, gli permisero di ottenere dei buoni risultati sul
circuito. Nella parte finale della sua carriera, in seguito al
matrimonio, acquisì la nazionalità belga: per questo motivo giocò
la Coppa Davis sotto due bandiere diverse.
Libor iniziò a segnalarsi
vincendo nel 1982, proprio in Belgio, il challenger di Ostenda, e nel
1983 con una serie di buoni risultati nei vari tornei (tra l’altro
semifinali a Lisbona e Gstaad e quarti a Barcellona e Ferrara) si
avvicinò ai primi 50 del mondo. Importanti conferme anche nel 1984,
quando Pimek entrò meritatamente fra i Top 30 grazie ad alcune
vittorie su avversari di prestigio e soprattutto al suo primo ed
unico titolo ATP, quello vinto a Monaco di Baviera (in finale su Gene
Mayer); da segnalare anche le semifinali a Indianapolis, Columbus e
Ginevra ed i quarti a Bari ed Amburgo. Altra buona stagione è quella
del 1985, iniziata con il raggiungimento del best ranking di n°21 ed
il consolidamento della sua posizione fra i primi 30 del mondo,
grazie anche ad ottimi risultati ottenuti sulle superfici rapide,
prima di un leggero calo a metà stagione: menzioniamo la finale di
Vienna (persa con Gunnarsson), le semifinali di La Quinta e Basilea
ed anche i quarti a Montecarlo e Boston. Il 1986 fu l’ultima
stagione di rilievo, che vide Pimek fra i primi 50: ricordiamo le
semifinali a Wembley e St.Vincent ed i quarti a Roma. Il 1987 si
registrò ancora la sua presenza fra i primi 100, nonostante pochi
risultati di rilievo.
Dal 1988 ebbe inizio un’altra carriera: i
risultati come singolarista iniziarono ad essere sempre più
deludenti (uscì dai primi 200) e Pimek si trasformò di fatto in
doppista, abbandonando progressivamente il singolare. Giocò sino al
1999, conquistando un totale di 17 titoli con differenti compagni.
Ricordiamo in carriera vittorie su avversari quali: Orantes, Vilas,
Mecir, Muster, Jaite, Krickstein, Jarryd, Scanlon, Teltscher, Fibak e
Higueras.
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