Grande
giocatrice americana nel corso degli anni '70/'80/'90 fu Pam Shriver.
Classe 1962 (nata il 4 luglio....), iniziò a farsi notare a 15 anni,
nel 1978 quando si aggiudicò, da amatuer, il suo primo titolo WTA,
quello di Columbus, per poi ottenere un risultato clamoroso agli US
Open dove, da semi-sconosciuta (e ancora con la status di amateur),
raggiunse la sua prima ed unica finale in un torneo dello Slam di
singolare, perdendo da Chris Evert, dopo aver superato in semifinale
Martina Navratilova. Nel corso degli anni successivi Pam, pur
mantenendosi su livelli elevatissimi (arrivò ad essere la terza
giocatrice del mondo), rimase un passo indietro rispetto alle
grandissime, non riuscendo più a conquistare una finale Slam: per
lei tre semifinali agli Australian Open, tre a Wimbledon e due agli
US Open. Sconfisse in carriera tutte le campionesse, (comprese Graf,
Navratilova ed Evert) disputando 48 finali WTA e vincendo ben 21
titoli (l'ultimo nel 1988 a Zurigo, in finale su Manuela Maleeva).
Ma la sua fama ed i suoi grandi risultati sono legati alla specialità
del doppio dove, agevolata dal fatto di avere come compagna niente
meno che Martina Navratilova, conquistò la vetta del ranking
mondiale ed una vagonata di successi, fra i quali ben 20 titoli Slam
e addirittura la conquista del Grande Slam nell'anno 1984! In seguito
riuscì a vincere un ultimo titolo, gli US Open 1991, in coppia con
un'altra doppista doc: la russa Natasha Zvereva. Per non farsi
mancare niente, la Shriver mise in bacheca anche l'oro olimpico nel
doppio femminile alle Olimpiadi di Seul del 1988, in coppia con Zina
Garrison. Nel dopo-tennis va ricordata la sua eccellente attività
come commentatrice per la ESPN e la BBC ed il suo matrimonio,
culminato con il divorzio, con l'attore australiano George Lazenby,
famoso per essere stato, anche se per un solo film, uno dei tanti
James Bond (Al servizio segreto di Sua Maestà, del 1969).
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