Renzo
Furlan, classe 1970, appartiene al non troppo folto gruppo di
giocatori italiani capaci di entrare fra i primi 20 del mondo. Non
dotato di un tennis particolarmente potente, Furlan è stato uno
straordinario esempio di come il lavoro, l'applicazione e la serietà
possano permettere di ottenere risultati di tutto rispetto. Nel
suo caso questi risultati gli hanno permesso di conquistare un best
ranking di n.19 e di vincere due titoli ATP, entrambi nel 1994,
sulla terra rossa di Casablanca (in finale sul giocatore di casa
Karim Alami) e sul veloce di San Jose' (in finale su Michael Chang).
Professionale e continuo, guidato in maniera ammirevole dal
bravissimo coach Riccardo Piatti, Renzo era un giocatore
prevalentemente da terra rossa, sebbene, come già evidenziato, si
esprimesse su ottimi livelli anche sulle superfici rapide. Ottenne in
carriera numerosi ottimi piazzamenti, fra i quali altre 5 finali ATP
(Firenze e Bologna 1992, San Marino 1993, Pechino 1995 e San
Pietroburgo 1997) e fu anche buonissimo protagonista di numerosi
incontri di Coppa Davis. Nel 1995 fu capace di conquistare il suo
miglior risultato in uno Slam, raggiungendo i quarti di finale al
Roland Garros, dove perse da Sergi Bruguera. Dal 1998 la sua attività
ebbe una flessione di rendimento, che lo portò ad uscire
progressivamente dai primi 100 giocatori del mondo e dedicarsi
principalmente al circuito challenger (dove pure ottenne ottimi
risultati). Impressionante la lista di "vittime illustri"
messe insieme nella sua carriera: ex- numeri 1 del mondo come Lendl,
Becker, Wilander, Muster e Rafter ed altri top players del calibro di
Bruguera, Medvedev, Ivanisevic, Henman, Chang, A. Costa, Jaite,
Korda, Philippoussis, Rosset, E. Sanchez, Enqvist, Ljubicic, Pioline,
Ferreira, Perez Roldan, Aguilera, Chesnokov e C. Costa.
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