Classe
1958, il sudafricano Curren fu un giocatore molto brillante,
protagonista di un eccellente carriera, prevalentemente nel corso
degli anni'80. Ricordato per il suo brillante gioco d'attacco e per
il suo grande servizio (che tirava con violenza anche con la
racchetta in legno), vinse probabilmente meno di quanto avrebbe
potuto. A suo agio sull'erba e sulle superfici rapide, mise in
bacheca appena 5 titoli ATP, su un totale di 13 finali, arrivando sino ad un
best ranking di n°5: Johannesbourg 1981 (su Bernie Mitton), Colonia 1982
(su Shlomo Glickstein), Toronto 1985 (su Anders Jarryd), Atlanta 1986 (su TIm Wilkison)
e Francoforte 1989 (su Petr Korda).
Naturalmente, il suo risultato più
importante è senza dubbio la finale raggiunta a Wimbledon nel 1985,
quando sconfisse nettamente a suon di aces prima Stefan Edberg, poi
John McEnroe, campione uscente e n°1 del mondo, e quindi Jimmy
Connors (lasciandogli solo 5 games), prima di cedere in finale,
abbstanza sorprendentemente, all'astro nascente Boris Becker, non ancora
18enne. Nel 1983 aveva avuto un'altra importante chance a Wimbledon quando,
dopo aver eliminato il defending champion Connors, era stato sorpreso dal
neozelandese Chris Lewis in semifinale, al termine di un match
durissimo, finito 8-6 al quinto set. Fra queste due grandi opportunità presentatesi a Wimbledon
1985, Curren ebbe l'opportunità di giocare un'altra finale Slam,
sempre sull'erba, agli Australian Open del 1984, cedendo in 4 set a
Mats Wilander. Gli appassionati italiani lo ricordano probabilmente
anche per la finale raggiunta a Milano nel 1983 e persa con Ivan
Lendl.
Ottima
la sua carriera come doppista, prima con l'americano Steve Denton ed
in seguito con vari compagni (soprattutto David Pate): nel suo
palmares il successo agli US Open del 1982 (con Denton) ed altri 25
titoli. Inoltre due titoli di misto agli US Open ed uno a Wimbledon.
Ritiratosi
nel 1992 attualmente, dopo aver da tempo acquisito la cittadinanza
statunitense, gestisce un Resort e si dedica alle sue passioni: il
golf ed il rugby. Ha inoltre seguito a lungo il team sudafricano di
Coppa Davis nel ruolo di capitano. Quella Coppa Davis che, in pieno
regime di apartheid, Curren non poté mai giocare e che resta il suo
(secondo) più grande rimpianto.
(foto scattata alle WCT Finals di Dallas del 1983)
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