Il
tennis argentino ha sempre fornito dei grandi giocatori: alcuni sono
stati campionissimi, altri degli eccellenti giocatori. Mentre
tramontavano le stelle di Guillermo Vilas e Josè Luis Clerc,
venivano alla ribalta altri ottimi interpreti, non straordinari come
i predecessori, ma comunque di ottimo livello: tra di essi
menzioniamo Guillermo Perez-Roladan (al quale abbiamo già dedicato
una “pillola”), Alberto Mancini (di cui parleremo presto) ed
appunto Martin Jaite.
Classe 1964, attuale capitano del suo team
nazionale di Coppa Davis e Fed Cup e direttore del torneo di Buenos
Aires, Jaite fu un ottimo giocatore a cavallo fra gli anni '80 e '90,
a nostro parere qualcosa di più che un semplice “regolarista”:
fu al massimo n°10 del mondo e vinse ben 12 titoli ATP (su 19
finali), di cui la maggior parte sulla terra rossa. Nel suo palmares
figurano i successi di Buenos Aires 1985 (su Diego Perez), Bologna e
Stoccarda outdoor 1986 (rispettivamente su Canè e Jonas Svensson),
Barcellona e Palermo 1987 (su Wilander e Novacek), Stoccarda e Madrid
1989 (su Prpic e Arrese) e sempre nel 1989 i tornei brasiliani sul
veloce di San Paolo e Itaparica (su Javier Sanchez e Berger), quindi
Guaruja e Gstaad nel 1990 (su Mattar e Bruguera) e Nizza 1991 (su
Prpic). Lo ricordiamo inoltre ottimo finalista a Roma nel 1987,
sconfitto da Wilander (dopo aver battuto un giovane Agassi e
rimontato un set ed un break di svantaggio, nei quarti di finale, al
nostro Paolo Canè), ed anche a Montecarlo nel 1988, quando superò
nei quarti il nostro Pistolesi (reduce dal successo “della vita”
contro Wilander), prima di essere fermato da Ivan Lendl. Attivissimo
per alcuni anni in Coppa Davis (dove non vanta però un record
brillantissimo), ha invece raggiunto il suo miglior risultato in un
torneo dello Slam con il quarto di finale del Roland Garros 1985,
anno della sua “esplosione”, quando superò anche Mecir prima di
cedere a Lendl Nutritissimo l'elenco delle sue vittime illustri: fra
gli altri Connors, McEnroe, Vilas, Edberg, Becker, Agassi, Courier,
Wilander, Muster, Bruguera, Korda, Gomez, E.Sanchez e Leconte. Si
ritirò nel 1993.
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