La
storica foto è del 22 agosto del 1973: proprio alla viglia
dell'emissione della prima classifica mondiale dell'ATP Ilie Nastase,
ufficialmente numero uno del mondo, riceve a New York il “Dewars
Merit Award”. Per decenni del classifiche mondiali di singolare
erano spesso controverse, dando talvolta vita persino a delle dispute
divertenti. Sino a che nel 1973 prima l'ATP e poi nel 1975 la WTA
introdussero l'era del computer. Da allora “Blinky”, il computer
dell'ATP, e Medusa, il computer della WTA, hanno emesso ogni
settimana delle classifiche basate sui risultati conseguiti, che sono
stati utili come guida per stabilire le teste di serie nei differenti
tornei. Le Associazioni e Federazioni nazionali avevano in realtà
classificato i propri giocatori sin dal 19º secolo, a cura di
specifiche commissioni di giudizio, ad iniziare dalla USTA (la
Federazione americana) che ha classificato i primi 10 uomini già nel
1885 e le prime 10 donne nel 1913. Le classifiche mondiali
pre-computer, questione di giudizi e opinioni personali, solitamente
erano redatte da esperti e capaci giornalisti specializzati nel
tennis ed hanno iniziato ad apparire nel 1913 in campo maschile nel
1921 in campo femminile. Moto autorevoli erano quelle stilate dai
giornalisti del London's Daily Telegraph: Wallis Myers (1913-1938),
John Olliff (1939-1951) e soprattutto Lance Tingay (1952-1967).
Dall'avvento dell'era Open (1968) e l'introduzione del computer, i
ranking più affidabili e considerati sono stati stimati quelli del
grande giornalista americano Bud Collins, fermo restando che altri,
fra quali lo stesso Tingay ed il nostro Rino Tommasi, stilavano delle
proprio classifiche basandosi su dei criteri differenti. E' evidente
che i ranking stilati sino al 1968 avevano un valore puramente
indicativo, poiché NON prendevano in considerazione i professionisti
e quindi i vari Kramer, Rosewall, Gonzales, Hoad, Laver etc.
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