Figlio
di un discreto giocatore indiano (T.K. Ramanathan), sin da bambino
Ramanathan Krishnan affinò le sue qualità tecniche sotto la guida
del padre. Originario di Madras (l'odierna Chennai), classe 1937,
diventò un eccellente giocatore, protagonista di una lunga carriera
come amateur. Tra la fine degli anni '50 e l'inizio del decennio
successivo, in assenza di ranking ufficiali, fu a lungo considerato
dalla stampa specializzata uno dei primi 10 giocatori del mondo, con
una punta massima stimata al n°3 mondiale. I risultati più
prestigiosi della sua carriera sono senza dubbio le due semifinali
consecutive raggiunte a Wimbledon, nel 1960 e 1961, sconfitto
rispettivamente da Neale Fraser e Rod Laver. Proprio a Wimbledon si era messo
per la prima volta in evidenza vincendo il torneo juniores nel 1954,
sconfiggendo in finale il grande australiano Ashley Cooper. Giocatore
forse un po' leggero ma dotato di uno straordinario tocco e di un
tennis elegantissimo, vanta nel suo palmares successi importanti, fra i
quali ricordiamo quelli di Oostenda e Knokke nel 1961 (su Hewitt e
Fletcher) e quello di Beerschot nel 1967 (su Emerson), oltre a finali
prestigiose come Manchester (1957) e Barcellona (1962). In carriera
sconfisse tanti campioni, da Laver a Fraser, da Emerson ad Ayala sino
ad arrivare ad un 18enne Panatta (sconfitto nel 1968 a Barcellona).
Da menzionare inoltre la sua lunga militanza nel team indiano di
Coppa Davis, con il quale conquistò la prima storica finale nel
1966, persa al Challenge Round a Melbourne contro l'Australia (in
quell'occasione vinse il doppio, con Mukerjea, contro niente meno che Newcombe e
Roche!). Fu inoltre capitano del team che raggiunse nel 1974 la
finale mai disputata col Sudafrica, per protesta contro l'apartheid.
Suo
figlio Ramesh, classe 1961, era un giocatore per molti versi simile a lui: tennis elegantissimo e raffinato, grande tocco, ma forse un
po' troppo leggero per confrontarsi con i grandissimi. Già da junior
iniziò a far parlare di se' vincendo nel 1979 il torneo giovanile
del Roland Garros e soprattutto quello di Wimbledon, così segnando
un bel record, quello di padre e figlio vincitori dell'edizione
juniores del prestigioso torneo londinese. Anche Ramesh ebbe
un'ottima carriera, impreziosita da otto titoli ATP (Manila 1981,
Stoccarda 1982, Metz 1984, Hong Kong e Tokyo 1986, Wellington 1988,
Auckland 1989 e Schenectady 1990) e quattro finali, con un best
ranking di n°23. Da menzionare i quarti di finale raggiunti a
Wimbledon (1986) e due volte agli US Open (1981 e 1987), oltre che la
partecipazione alla Coppa Davis, dove fu protagonista de
raggiungimento della terza ed ultima finale da parte del suo Paese,
quella persa nel 1987 contro l'allora invincibile Svezia.
Interessante la lista di "scalpi" di prestigio raccolti nel
corso della sua carriera: Connors, Stan Smith, Okker, Stockton, Gene
e Sandy Mayer, Wilander, Edberg, Mecir, Gerulaitis, Kriek, Gilbert,
Jaite, Scanlon, Gomez, Cash ed anche dei giovanissimi Andre Agassi e
Michael Chang. Attualmente dirige una Academy a Chennai, oltre a
capitanare il suo team nazionale di Davis.
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