Oggi vogliamo parlare di una cosa abbastanza curiosa e,
crediamo, dimenticata. Nel 1982 e 1983, come ricorderemo in seguito,
il WCT cercò di diventare un circuito indipendente, alternativo al
tradizionale Grand Prix, organizzando un notevole numero di eventi,
con imponente un sforzo economico. Tra le varie novità introdotte,
ce ne fu una piuttosto interessante. Venne incaricata una nota
“computer company”, la Nixdorf, che già redigeva lo specifico
ranking mondiale WCT, di creare un'ulteriore classifica che tenesse
conto di tutti gli eventi (e non solo di quelli del Grand Prix e
dello Slam, come avveniva per l'ATP che “snobbava” gli eventi del
WCT). La particolarità di questo ranking consisteva però nel fatto
che esistevano quattro differenti classifiche, in relazione alle
quattro superfici fondamentali: erba (grass), terra (clay), cemento
(hardcourt) e sintetico (carpet). I criteri per la loro redazione
erano quelli canonici, con qualche variazione, come quella di far
diminuire i punteggi del 2% ogni sette giorni, con lo scopo di
esprimere, per quanto possibile, il valore “attuale” di ogni
giocatore. Questa novità non ebbe un grande seguito, nonostante la
cosa presentasse molti aspetti d'interesse, soprattutto in un'epoca
nella quale, a differenza di oggi, le superfici erano veramente
diverse fra loro.
Come
esempio vi mostriamo i top ten del ranking WCT-Nixdorf dell'inizio di
agosto del 1983:
CLAY (TERRA)
- Noah
- Wilander
- McEnroe
- Higueras
- Vilas
- Arias
- Clerc
- Lendl
- Smid
- Sundstrom
GRASS (ERBA)
- McEnroe
- Curren
- Lendl
- Kriek
- Connors
- C.Lewis
- Denton
- Mayotte
- McNamee
- Tanner
HARDCOURT (CEMENTO)
- Lendl
- Connors
- Vilas
- McEnroe
- Gerulaitis
- Higueras
- Taroczy
- Kriek
- Denton
- G.Mayer
CARPET (SINTETICO)
- McEnroe
- Lendl
- Connors
- Vilas
- Fibak
- G.Mayer
- Curren
- McNamara
- Teacher
- Gottfried
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