Ci
si è spesso interrogati sul perché un giocatore come Jimmy Connors
non abbia mai voluto giocare con continuità la Coppa Davis: John
McEnroe letteralmente adorava la manifestazione, al punto di detenere
il record di maggior numero di match giocati (e di vittorie) per il
suo Paese. Anche Smith, Sampras, Agassi, Courier, Roddick e tutti i
grandi americani hanno dato il loro apporto. Connors invece si è
limitato a partecipare a tre sole edizioni.
Vediamole nel dettaglio:
-
nel 1975 esordì con un facile incontro casalingo della "zona
americana" contro il Venezuela, vincendo agevolmente i suoi
singolari con Hose e Andrew. Ma nei quarti di finale del tabellone
zonale arrivo' una doccia fredda sulla terra rossa di Città del
Messico, dove Jimbo prima batte' in 5 duri set il non trascendentale
Marcelo Lara e poi nel match decisivo si arrese al fortissimo Raul
Ramirez, portando alla clamorosa eliminazione del suo team!
-
nel 1981, su richiesta del capitano Athur Ashe, giocò un incontro
dei quarti di finale a Flushing Meadows con la Cecoslovacchia,
sconfiggendo Smid e Lendl (a punteggio acquisito). Gli americani
vinsero poi la Coppa sconfiggendo in finale l'Argentina a Cincinnati,
grazie ad un grandissimo John McEnroe, schierando in finale come
secondo singolarista Roscoe Tanner.
- il
1984 fu l'unico anno in cui garantì una completa partecipazione:
sconfisse Segarceanu, Jaite e Fitzgerald (oltre che, a punteggio
acquisito Nastase e Clerc, perdendo invece da Cash). Fino alla finale
di Göteborg dove, sulla terra rossa, fu travolto da Wilander, in un
match polemico nel quale fu più volte penalizzato e rischiò persino
una squalifica post-match (poi commutata in ammenda) per gli insulti
lanciati all'arbitro mentre lasciava il campo.
Alcune
delle motivazioni possibili della sua scelta, secondo l'opinione
degli addetti ai lavori:
1.Dal
1978 in poi il team americano era imperniato su John McEnroe,
fondamentale in singolare ed in doppio (col fido Peter Fleming). Lui
e Jimbo però, per usare un eufemismo, “non si prendevano” più
di tanto. Lo stesso Mac ha più volte dichiarato, senza mezzi termini
“Connors gioca a tennis solo per i soldi, poiché in Coppa Davis ci
sono ben pochi quattrini ecco spiegato il suo poco interesse verso
questa manifestazione”.
2.L'incapacità
di “fare gruppo”: Jimbo per carattere e' sempre stato un
individualista, forse anche un egocentrico, che ha lasciato ben poco
spazio al rapporto umano. Non a caso, leggendo i ricordi di tanti
ex-tennisti, quando si parla di tennisti straordinari si parla di
lui, ma allo stesso modo viene menzionato quando si parla di tennisti
“non simpatici” e non troppo amati nel circuito.
3.Non
legava coi capitani, sin da quando nel 1972, ventenne, fu chiamato da
Danny Ralston per un match in Giamaica e venne escluso dal singolare
perché ritenuto non in forma. Jimbo se la legò al dito. Anche i
rapporti con Tony Trabert, come Ralston un altro ex-campione, furono
ben poco cordiali. E Jimbo accetto' solo di giocare con Arthur Ashe,
che pure non l'amava (diceva che ogni volta che l'incontrava doveva
resistere alla tentazione di prenderlo a pugni...e detto da un
gentleman come Ashe e' abbastanza indicativo) nel 1981 e 1984. E se
ne andò definitivamente dopo la disfatta di Göteborg, a modo suo:
sbattendo la porta.
(nelle
foto, Jimbo schierato col team USA di Davis che perse la finale a Göteborg nel 1984)
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