Non
è facile interrompere la propria carriera professionistica per un
avere un figlio e poi tornare a vincere un torneo. L'impresa è
estremamente rara ed è quasi “titanica”, se si tratta di un
titolo del Grande Slam. In generale, le campionesse preferiscono
ritirarsi definitivamente, per dedicarsi alla vita familiare.
Oltretutto, il livello di gioco si sta modificando così rapidamente
che diventa quasi impossibile per loro tornare ad essere competitive.
Una recente eccezione è stata quella della grande Kim Clijsters :
nel 2007, è una delle migliori giocatrici del mondo, con un titolo
agli US Open (2005), ma decide di ritrarsi a soli 24 anni, per
dedicarsi alla famiglia ed alla figlia, Jada Elly, che nascerà di lì
a poco. Ma nel 2009, ritorna all'attività dopo due anni e mezzo di
assenza, dopo il matrimonio, dopo la maternità...Gli organizzatori
degli US Open gli offrono una wild card e lei, sovvertendo ogni
previsione, porta a casa il suo secondo titolo del Grande Slam,
battendo le sorelle Williams (n°2 e n° 3 del mondo). Come se non
bastasse nel 2010 fa il bis a New York e nel 2011 conquista il suo
titolo dello Slam, in Australia.
Una simile impresa non si verificava
da ben 29 anni: nel 1980 infatti, la grande australiana Evonne
Goolagong vinse per la seconda volta il torneo di Wimbledon, tre anni
tre aver dato alla luce una bambina, Kelly. Dopo sette titoli del
Grande Slam, rimarrà ancora incinta nel 1981: dopo la pausa, e la
nascita di Morgan Kiema, riprenderà a giocare. Per trovare però la
prima “mamma campionessa” dobbiamo ancora andare indietro nel
tempo, arrivando addirittura al 1914: la britannica Dorothea Douglass
Lambert Chambers, vinse il suo settimo, ed ultimo, titolo di
Wimbledon, dopo aver dato alla luce il primo figlio. Nel 1919,
inoltre, perderà sempre a Wimbledon, una lunghissima finale con
Suzanne Lenglen, nella quale ebbe due match-points a disposizione. Da
non dimenticare anche il caso di Lindsay Davenport, che diede alla
luce il primo figlio (Jagger Jonathan) nel 2007, per poi vincere 2
tornei nel 2008, ad Auckland e Memphis.
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