mercoledì 20 novembre 2013

C'ERA UNA VOLTA.... IL TORNEO WCT DEI CAMPIONI


Il circuito professionistico del WCT, a partire dal 1977, decise di organizzare un grosso torneo annuale chiamato pomposamente “WCT Tournament of Champions”, che raccogliesse tutti i migliori giocatori del momento, diventando un appuntamento irrinunciabile. Elemento di attrattiva era, naturalmente, il ricco montepremi.
La prima edizione si tenne nel settembre del 1977 a Lakeway, piccola città del Texas a due passi dalla capitale Austin, e vide il successo dell'americano Harold Solomon sul grande Ken Rosewall, allora 43enne, in 5 combattuti set. Caratteristica curiosa delle prime edizioni del torneo, era il fatto che il tie-break si giocasse sul 5-5 anziché sul 6-6. Nel 1978 ci si spostò a Las Vegas, cambiando data (prima marzo, poi aprile/maggio): vinse Bjorn Borg su Vitas Geruliatis con l'insolito punteggio di 6-5 5-6 6-4 6-5. L'anno dopo, il 1979, ci fu il penultimo spostamento: fu scelta la sede di Dorado Beach, in Portorico, ed il titolo se lo aggiudicò Jimmy Connors, ancora sul povero Gerulaitis.
Nel 1980 nella mente degli organizzatori balenò una grande idea: la vecchia sede degli US Open, Forest Hills, era ormai “libera” da impegni, poiché nel 1978 il torneo era stato trasferito nel nuovo e più grande impianto di Flushing Meadows. Nessuna sede poteva esercitare lo stesso fascino dello storico West Side Tennis Club, coi suoi splendidi campi in terra verde e la sua affascinante e caratteristica club-house. Dal 1980 quindi il Torneo dei Campioni trovò la sua collocazione ideale. Il torneo per qualche anno fu inserito nel circuito del Grand Prix, in qualche altro rimase invece escluso, venendo considerato, di fatto, come una ricca esibizione.
L'albo d'oro racconta di grandi nomi e sfide straordinarie: 1980 (Gerulaitis su McEnroe), 1981 (Eddie Dibbs sul brasiliano Carlos Kirmayr, vincitore di McEnroe), 1982 (Lendl su Dibbs), 1983 (McEnroe su Gerulaitis), 1984 (McEnroe su Lendl), 1985 (Lendl su McEnroe), 1986 (Noah su Vilas), 1987 (Gomez su Noah), 1988 (Agassi su Bobo Zivojinovic), 1989 (Lendl sul peruviano Jaime Yzaga).
Nel 1990, purtroppo, la corsa del torneo terminò, mandando in soffitta un pezzo di storia: si giocò solo una ricca esibizione vinta dal solito Ivan Lendl su Aaron Krickstein. Quindi si chiusero i battenti.
Per i colori azzurri da segnalare qualche partecipazione (Adriano Panatta, Gianni Ocleppo, Luca Bottazzi e Francesco Cancellotti, che nel 1989 battè il n°2 del mondo Mats Wilander) e la migliore prestazione in assoluto, quella di Claudio Panatta nel 1985. Claudio, ispiratissimo, raggiunse i quarti di finale (sconfiggendo Francisco Maciel, Horacio De La Pena e David Pate) prima di perdere di uno soffio con l'allora n°1 del mondo John McEnroe quello che molti considerano il miglior incontro della sua carriera (3-6 6-2 7-6 il punteggio). Un'ultima curiosità è il fatto che in questo torneo, nella semifinale del 1984, Ivan Lendl rifilò a Jimmy Connors un insolito e, immaginiamo non graditissimo, “double bagel”, un secco 6-0 6-0!

(collage di foto del nostro archivio: la club-house di Forest Hills, Gomez campione 1987, Dibbs campione 1981 e Noah campione 1986, ritratti dopo le rispettive premiazioni; notare il caratteritico trofeo a forma di racchetta).

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