Splendido
campione del passato, fu senza dubbio il baffuto messicano Raul
Ramirez, uno sul quale si potrebbe davvero scrivere un libro.
Tennista raffinato ed elegante, adatto a tutte le superfici, fu per
un certo periodo a ridosso dei grandissimi della sua epoca, che
sconfisse tutti indistintamente, spesso e volentieri. Classe 1953, di
formazione universitaria americana (giocò anche, come di consueto
all'epoca, gli importanti campionati NCAA), fu attivissimo nel corso
degli anni '70 e '80, raggiungendo vette di tutto riguardo.
In
singolare fu capace di arrampicarsi sino al quarto posto del ranking
mondiale, riuscendo ad aggiudicarsi, nel 1976, la classifica del
Grand Prix, grazie ad una incredibile serie di successi e risultati
di prestigio. Diventato professionista nel 1973, si fece subito
notare nel circuito, giungendo rapidamente a ridosso dei primi 20
giocatori del neonato ranking ATP, grazie ai successi di Kitzbuhel
(su Newcombe) e Tehran (su Orantes) e le semifinali di Los Angeles e
Nuova Dehli. Il 1974 consolidò la sua posizione, col successo di
Columbus (su Tanner), la finale di Tehran e le semifinali di
St.Petersburg, Lacosta, Indianapolis, Johannesbourg e del Masters,
cui si qualificò grazie alla sua continuità di rendimento (giocò
anche i quarti a Parigi, perdendo in 5 splendidi da set dal futuro
campione Bjorn Borg). Nel 1975 il salto di qualità fu definitivo,
portando il 22enne Ramirez a ridosso dei top ten: il trionfo agli
Internazionali d'Italia di Roma (su Orantes, dopo aver battuto anche
Borg e Nastase), St.Peterburg (su Tanner), Charlotte (ancora su
Tanner) e Tokyo (su Orantes), la finale di Caracas e le semifinali di
Washington. Los Angeles e Hong Kong, i quarti a Parigi e Wimbledon,
furono, tra gli altri, i risultati che lo riportarono al Masters di
fine anno. Il “boom” arrivò nel 1976 quando una serie strepitosa
di risultati gli permise di aggiudicarsi la classifica del Grand Prix
di fine anno e di agguantare il quarto posto del ranking ATP:
successi a Mexico City (su Dibbs), Caracas (su Nastase), Gstaad (su
Panatta) e Londra indoor (su Orantes), finali a Jackson, Washington,
North Conway, Tehran e Vienna, le semifinali al Roland Garros (perse
da Solomon) e Wimbledon (perse da Nastase) ed in altri otto tornei
furono un bottino straordinario. In quella stagione , fra l'altro,
vinse la classifica del Grand Prix non solo in singolare ma pure in
doppio (dove conquistò anche il primo posto mondiale). Eccellente e
continuo il rendimento anche nel 1977 e 1978, dove Ramirez rimase
saldamente fra i primi 10 giocatori del mondo, qualificandosi
regolarmente per il Masters di fine anno: successi al Queen's (su
Cox) e Los Angeles (su Gottfried), finali a Miami, Las Vegas e
Oviedo, semifinali al Roland Garros (perse da Vilas dopo aver battuto
il campione uscente Adriano Panatta), Palm Springs, Washington,
Columbus Maui e Wembley nel 1977. Vittorie a Mexico City su cemento
(con DuPre) e Montecarlo (su Smid), finali a Palm Springs,
Washington, Rotterdam, Birmingham e Mexico City su terra, semifinali
a Las Vegas, Maui e Challenge Cup e quarti a Parigi e Wimbledon nel
1978. Nel 1979 iniziò il suo declino: il solo successo di Firenze
(su Meiler) e le semifinali di Barcellona non bastarono a frenarne il
netto calo nel ranking ATP, che lo vide intorno al 40° posto a fine
stagione.
Sposatosi all'inizio degli anni '80 con una ex-Miss Mondo
venezuelana, rallentò notevolmente la sua attività: si mantenne per
qualche anno fra i top 50, offrendo ancora pillole della sua immensa
classe e centrando qualche altro buon risultato (tra cui il successo
di San Juan nel 1980, la doppietta di Caracas nel 1982 e 1983, le due
finali perse a Firenze nel 1980 e 1981, contro Panatta e Clerc) sino
al ritiro avvenuto nel 1984.
Da menzionare anche la sua straordinaria
carriera di doppista, prevalentemente a fianco dell'americano Brian
Gottfried, con il quale vinse anche due titoli a Parigi (1975 e 1977)
ed uno a Wimbledon (1976); in totale circa una sessantina i successi
nella specialità. Attualmente vive in Messico con la sua numerosa
famiglia ed ogni tanto appare nei tornei per vecchie glorie,
deliziando tutti con la sua classe cristallina.
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