Nella
nutrita pattuglia svedese che girava il circuito, con risultati
straordinari, nel corso degli anni '80/90, si segnalava anche questo
giocatore, grande amico e “gemello” di Wilander. Dal carattere
introverso, Nystrom, classe 1963 era un vero e proprio
anti-personaggio, faceva di tutto per non apparire: sposatosi
giovanissimo, girava il circuito con moglie e figlie, senza mai dare
troppo nell'occhio. Dopo un'eccellente carriera a livello giovanile
(nel 1980 vinse, un po' a sorpresa, l'Orange Bowl ed il prestigioso Rolex di
Port Washington), la sua attività si concentrò di fatto dall'inizio
degli anni '80 sino al 1987, periodo nel quale conquistò ben 13 titoli
ATP, arrivando sino al settimo posto mondiale. Giocatore poliedrico,
preferiva la terra rossa, ma se la cavava bene un po' su tutte le
superfici: fra i suoi titoli Sydney (su erba) 1983, Gstaad, North
Conway, Basilea e Colonia 1984, Monaco e Gstaad nel 1985. All'inizio
del 1986 mise a segno una serie di risultati impressionanti che lo
proiettarono al suo best ranking: giocò sei finali consecutive,
vincendo cinque (Toronto, La Quinta, Rotterdam, Montecarlo e Madrid,
le prime tre sul veloce) perdendo solo a Milano da Lendl. A questo
punto la sua vena sembrò quasi esaurirsi: poche altre “zampate”
(successo a Bastad nel 1987, battendo Wilander ed Edberg) e un lento
calo, forse anche motivazionale (una costante in molti svedesi, vedi
Borg, Wilander e Sundstrom) e qualche problema al ginocchio lo
portarono al precoce ritiro nel 1989, a soli 26 anni. Nel suo
palmares anche un incredibile titolo di doppio a Wimbledon in coppia
con Mats Wilander (nel 1986) e due finali sempre con Mats a Melbourne
ed agli US Open; inoltre altri sette titoli ed un best ranking di
n°4.
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