Ottimo
giocatore americano degli anni '70 era il newyorkese Richard “Dick”
Stockton. Classe 1951, ebbe un'eccellente carriera già a livello
juniores, vincendo l'Orange Bowl nel 1968, in finale con il
connazionale Paul Gerken e poi continuando a giocare molto bene anche
a livello universitario, dove si aggiudicò, tra l'altro, il
prestigioso titolo NCAA sia in singolare che in doppio (nel 1972).
Dopo la prima finale in carriera, persa a Merion nel 1971 con Clark
Graebner e le semifinali raggiunte a Columbus e Tanglewood nel 1972,
arrivarono i primi risultati importanti nel 1973, quando lo troviamo
finalista al WCT di Miami (superato da Laver), semifinalista a
Richmond e Bruxelles e spesso ottimo piazzato. Nel 1974 conquistò i
suoi primi titoli, al WCT di Atlanta (con Jiri Hrebec) e Adelaide
(con Geoff Masters), andò in finale a Charlotte (sconfitto da
Borowiak) e soprattutto in semifinale a Wimbledon, suo miglior
risultato Slam (perse con Connors), oltre che a Maui e Tokyo. Ormai
stabilmente fra i primi 20 del mondo, Stockton visse in questi anni
le stagioni migliori, avviandosi verso il meritato accesso nei Top
Ten: nel 1975 vinse il WCT di San Antonio (con Stan Smith) e perse le
finali di Forth Worth e Washington (con John Alexander e Mark Cox);
nel 1976 vinse il WCT di Lagos (con Arthur Ashe), andò in finale a
Sydney (con Roche), in semifinale a Philadelphia, Roma WCT, Dallas,
Cincinnati, Louisville, San Francisco, Perth e Tokyo e nei quarti
agli US Open. L'anno migliore fu il 1977 che lo condusse al best
ranking di n°8: mise in bacheca l'importantissimo titolo degli U.S.
Pro indoor di Philadelphia (battendo in finale il n°1 del mondo
Jimmy Connors), si ripeté ancora con Connors al WCT di Toronto,
quindi vinse a Rotterdam (su Nastase); lo troviamo poi in finale alle
WCT Finals di Dallas (dove Connors si prese la rivincita), in
semifinale a Londra, al Torneo dei Campioni ed alla WCT Challenge Cup
e nei quarti agli US Open, dove batté Adriano Panatta ed approfittò
del ritiro di Bjorn Borg, prima di cedere ad Harold Solomon. Il 1978
lo vide in leggero calo rispetto all'anno precedente, sebbene ancora
saldamente fra i primi 20: si aggiudicò il suo ultimo titolo a
Little Rock (con Hank Pfister), fu finalista al WCT di Birmingham
(battuto da Borg) ed a San Francisco (sconfitto da John McEnroe) e
semifinalista a Cleveland, Wembley e soprattutto al Roland Garros,
dove eguagliò il suo miglior risultato Slam, sulla superficie forse
meno amata (perse con Vilas). Dal 1979 ebbe invece inizio un calo di
rendimento che lo portò progressivamente a scivolare nel ranking
mondiale: segnaliamo solo la semifinale a Denver e qualche altro buon
piazzamento nei quarti. Anni neri furono quelli seguenti, che videro
Stockton uscire dai primi cento: giunsero tante sconfitte e possiamo
menzionare solo la semifinale sull'erba di Manchester (1980) e
l'ultima finale ATP, a South Orange (1981, sconfitto da Glickstein).
Rallentò quindi l'attività, giocando ancora per qualche anno, senza
ottenere risultati degni di nota. Da menzionare anche i 16 titoli
conquistati nel doppio (fra un Masters WCT vinto nel 1977 in coppia
con Vijay Amritraj) e le vittorie con quasi tutti i grandi: Laver,
Rosewall, Borg, Connors, Nastase, Smith, Ashe e Newcombe, giusto per
citarne alcuni. Infine ricordiamo alcune partecipazioni alla Coppa
Davis, con un saldo di 5 vittorie e 5 sconfitte, fra singolare e
doppio.