lunedì 25 novembre 2013

VECCHIE STORIE : MONICA GIORGI








Qualcuno forse ricorderà questa storia che fece scalpore alla fine degli anni '70, nel pieno dei terribili anni di piombo..
Così riportava Match-Ball la notizia della parziale assoluzione della tennista Monica Giorgi, arrestata qualche anno prima con gravissime acuse: “Monica Giorgi è tornata in libertà. Una sentenza della corte d'assise d'appello di Firenze, dopo una riunione di nove ore in camera di consiglio, ha ridotto da 12 a 2 anni (già scontati) la pena comminata in primo grado. Monica Giorgi, che era difesa dal presidente della FIT avvocato Paolo Galgani, è stata assolta dall'accusa di tentato omicidio dell'armatore Tito Nesi e riconosciuta colpevole solo di partecipazione a banda armata. La tennista livornese, che ricordiamo sette volte campionessa d'Italia (sei titoli del doppio femminile ed uno nel misto), era stata condannata in assise sulla base delle testimonianze di un “pentito”, Enrico Paghera, della cui sostanziale inattendibilità i giudici di Firenze si sono evidentemente convinti. La Giorgi è stata difesa con molto “calore” da Galgani (che fu suo compagno di doppio misto), che ha così ottenuto un brillante successo professionale”. La foto ritrae l'ultima immagine agonistica di Monica Giorgi, in compagnia di Piero Marzano: risale all'edizione del 1979 degli assoluti di Padova, che videro la tennista livornese conquistare lo scudetto del doppio femminile in coppia con Maria Nasuelli. Nel misto invece, giocato al fianco di Marzano, approdò alla semifinale. Dopo la scarcerazione, ricordiamo una sua partecipazione agli assoluti nel doppio misto, in coppia con Adriano Panatta che, per sua stessa ammissione, le stette molto vicino nei difficili anni del carcere

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