martedì 26 novembre 2013

PILLOLE DAL PASSATO : KEVIN CURREN






Classe 1958, il sudafricano Curren fu un giocatore molto brillante, protagonista di un eccellente carriera, prevalentemente nel corso degli anni'80. Ricordato per il suo brillante gioco d'attacco e per il suo grande servizio (che tirava con violenza anche con la racchetta in legno), vinse probabilmente meno di quanto avrebbe potuto. A suo agio sull'erba e sulle superfici rapide, mise in bacheca appena 5 titoli ATP, su un totale di 13 finali, arrivando sino ad un best ranking di n°5: Johannesbourg 1981 (su Bernie Mitton), Colonia 1982 (su Shlomo Glickstein), Toronto 1985 (su Anders Jarryd), Atlanta 1986 (su TIm Wilkison) e Francoforte 1989 (su Petr Korda). 
Naturalmente, il suo risultato più importante è senza dubbio la finale raggiunta a Wimbledon nel 1985, quando sconfisse nettamente a suon di aces prima Stefan Edberg, poi John McEnroe, campione uscente e n°1 del mondo, e quindi Jimmy Connors (lasciandogli solo 5 games), prima di cedere in finale, abbstanza sorprendentemente, all'astro nascente Boris Becker, non ancora 18enne. Nel 1983 aveva avuto un'altra importante chance a Wimbledon quando, dopo aver eliminato il defending champion Connors, era stato sorpreso dal neozelandese Chris Lewis in semifinale, al termine di un match durissimo, finito 8-6 al quinto set. Fra queste due grandi opportunità presentatesi a Wimbledon 1985, Curren ebbe l'opportunità di giocare un'altra finale Slam, sempre sull'erba, agli Australian Open del 1984, cedendo in 4 set a Mats Wilander. Gli appassionati italiani lo ricordano probabilmente anche per la finale raggiunta a Milano nel 1983 e persa con Ivan Lendl.
Ottima la sua carriera come doppista, prima con l'americano Steve Denton ed in seguito con vari compagni (soprattutto David Pate): nel suo palmares il successo agli US Open del 1982 (con Denton) ed altri 25 titoli. Inoltre due titoli di misto agli US Open ed uno a Wimbledon.
Ritiratosi nel 1992 attualmente, dopo aver da tempo acquisito la cittadinanza statunitense, gestisce un Resort e si dedica alle sue passioni: il golf ed il rugby. Ha inoltre seguito a lungo il team sudafricano di Coppa Davis nel ruolo di capitano. Quella Coppa Davis che, in pieno regime di apartheid, Curren non poté mai giocare e che resta il suo (secondo) più grande rimpianto.
(foto scattata alle WCT Finals di Dallas del 1983)

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