lunedì 25 novembre 2013

PILLOLE DAL PASSATO : ROSCOE TANNER

Uno dei “miti” anni '70/80 è stato certamente il mancino di Chattanooga, Tennesse, Roscoe Leonard Tanner. Classe 1951, Tanner era noto per il suo aggressivo gioco di serve & volley e soprattutto per il suo devastante servizio, giocato con un movimento molto caratteristico ed un lancio di palla particolarmente basso, che gli valse il nickname di “Bullet Man”. In un'epoca in cui le registrazioni della velocità non erano precise ed accurate come oggi, nel febbraio del 1978 il suo servizio fu misurato ad una velocità di 153 miglia orarie (circa 246 km/h), record battuto solo da Roddick nel 2004 (calcolo effettuato con strumenti molto più sofisticati). 
Come molti suoi connazionali si formò in ambito universitario, a Stanford, dove ottenne eccellenti risultati giocando in squadra con altri giocatori di alto livello come Sandy Mayer e Pat Dupre. In una lunga carriera, terminata nel 1985, Tanner ha conquistato 16 titoli ATP (su 41 finali totali), arrivando sino al quarto posto del ranking mondiale. Nelle prove del Grande Slam ricordiamo il successo agli Australian Open del 1977, in finale su Guillermo Vilas, sebbene forse la perla sia rappresentata dalla finale giocata a Wimbledon nel 1979 contro Bjorn Borg, nella quale si trovò avanti per due set ad uno ed andò vicinissimo alla vittoria. Lui stesso racconta di quel match “ la vera occasione la ebbi sul 4-3 al quinto set in mio favore, quando mi trovai sul 15-40 servizio Borg: sbagliai di un soffio un passante di diritto, quindi una volée ed il treno passò..”. In quello stesso anno, il migliore della sua carriera, sconfisse proprio Borg nei quarti di finale degli US Open, in un match notturno giocato sotto le luci artificiali (che Bjorn odiava), prima di cedere in semifinale contro Vitas Gerulaitis un incontro quasi vinto (conduceva due set a zero). 
Ricordiamo il suo palmares: oltre agli Australian Open 1977 vinse anche a Denver e Christchurch 1974, Las Vegas e Chicago 1975, Columbus, Cincinnati, San Francisco e Tokyo 1976, Sydney 1977, Palm Springs e New Orleans 1978, Rancho Mirage e Washington 1979, Manchester 1980 e Philadelphia 1981. In una carriera che l'ha visto sconfiggere tutti i suoi grandi contemporanei, da Borg a McEnroe, da Connors a Lendl, fu anche protagonista di alcune edizioni della Coppa Davis, competizione nella quale mise insieme un saldo di 9 vittorie e quattro sconfitte. In particolare lo ricordiamo protagonista della finale di Cincinnati del 1981 vinta contro l'Argentina, nella quale fu però sconfitto nettamente da un grande Josè Luis Clerc. 
Abbastanza noti i suoi problemi successivi al ritiro: dopo un promettente inizio come commentatore per la ESPN, fu coinvolto in una serie di vicende che lo videro costretto al carcere in diverse occasioni, per vari motivi: qualche anno fa ha raccontato i suoi guai finanziari e giudiziari in un'autobiografia “Double Fault: my Rise and Fall and my Road Back”. Attualmente, dopo aver venduto tutti i suoi trofei, sta cercando di ricominciare con la terza moglie a Vero Beach, dove insegna tennis.

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