venerdì 29 novembre 2013

CHI SI RICORDA DI....LIBOR PIMEK?



Oggi ricordiamo un altro tennista che ebbe un ottimo momento nel corso degli anni ‘80, raggiungendo un best ranking di tutto rispetto, sia in singolare (n°21) che in doppio (n°15). Il cecoslovacco (poi belga) Libor Pimek, classe 1963, era dotato di un fisico piuttosto imponente (1.96 metri la sua altezza) e di un ottimo servizio: queste caratteristiche, unite a due solidi fondamentali e ad un discreto gioco di volo, gli permisero di ottenere dei buoni risultati sul circuito. Nella parte finale della sua carriera, in seguito al matrimonio, acquisì la nazionalità belga: per questo motivo giocò la Coppa Davis sotto due bandiere diverse. 
Libor iniziò a segnalarsi vincendo nel 1982, proprio in Belgio, il challenger di Ostenda, e nel 1983 con una serie di buoni risultati nei vari tornei (tra l’altro semifinali a Lisbona e Gstaad e quarti a Barcellona e Ferrara) si avvicinò ai primi 50 del mondo. Importanti conferme anche nel 1984, quando Pimek entrò meritatamente fra i Top 30 grazie ad alcune vittorie su avversari di prestigio e soprattutto al suo primo ed unico titolo ATP, quello vinto a Monaco di Baviera (in finale su Gene Mayer); da segnalare anche le semifinali a Indianapolis, Columbus e Ginevra ed i quarti a Bari ed Amburgo. Altra buona stagione è quella del 1985, iniziata con il raggiungimento del best ranking di n°21 ed il consolidamento della sua posizione fra i primi 30 del mondo, grazie anche ad ottimi risultati ottenuti sulle superfici rapide, prima di un leggero calo a metà stagione: menzioniamo la finale di Vienna (persa con Gunnarsson), le semifinali di La Quinta e Basilea ed anche i quarti a Montecarlo e Boston. Il 1986 fu l’ultima stagione di rilievo, che vide Pimek fra i primi 50: ricordiamo le semifinali a Wembley e St.Vincent ed i quarti a Roma. Il 1987 si registrò ancora la sua presenza fra i primi 100, nonostante pochi risultati di rilievo. 
Dal 1988 ebbe inizio un’altra carriera: i risultati come singolarista iniziarono ad essere sempre più deludenti (uscì dai primi 200) e Pimek si trasformò di fatto in doppista, abbandonando progressivamente il singolare. Giocò sino al 1999, conquistando un totale di 17 titoli con differenti compagni. Ricordiamo in carriera vittorie su avversari quali: Orantes, Vilas, Mecir, Muster, Jaite, Krickstein, Jarryd, Scanlon, Teltscher, Fibak e Higueras.

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