Il
circuito WCT, lo ammettiamo, ci manca tantissimo! Organizzavano dei
tornei meravigliosi: che dire delle WCT Finals di Dallas, che
offrivano del tennis di livello stellare? O il Torneo dei Campioni di
Forest Hills? Stavolta vogliamo
invece ricordare un altro evento molto interessante, creato su base
itinerante e destinato a mettere in campo alcuni giocatori distintisi
nel corso della stagione. La formula era quella del Masters: otto
partecipanti suddivisi in due gironi all'italiana (round robin), da cui emergevano
quattro giocatori destinati ad incrociarsi in due semifinali incrociate e quindi
la finale. Un'altra particolarità, già sperimentata in altri tornei
WCT, era il fatto che, dalla seconda edizione in poi, il tie-break si
giocava, chissà perché, sul 5 pari anziché sul 6 pari! Le sedi
erano sempre molto particolari e ricche di fascino e la collocazione
temporale era a fine novembre (a parte la prima edizione disputatasi
a febbraio). Si iniziò nel 1976, nella sede di Honolulu, i
partecipanti furono Ilie Nastase, John Alexander, Rod Laver, Ken
Rosewall, Bjorn Borg, Arthur Ashe, John Newcombe e Raul Ramirez. In
semifinale Nastase superò Borg ed Ashe batté Rosewall. Il titolo
andò a Nastase che sconfisse Ashe, per 6-3 1-6 6-7 6-3 6-1.
Nel
1977 si andò a Las Vegas, con la partecipazione di Rod Laver, Vitas
Gerulatis, Ilie Natase, Roscoe Tanner, Jimmy Connors, Dick Stockton,
John Alexander e Ken Rosewall. Dai gironi emersero Connors, che
superò in semifinale Stockton, e Tanner, che ebbe la meglio su
Nastase. Il buon Jimbo, sempre attento ai bilanci, si portò a casa
dei bei dollaroni sconfiggendo Tanner in finale (6-2 5-6 3-6 6-2
6-5).
Molto
esotica la sede del 1978, Montego Bay in Jamaica. Il “cast”
comprendeva il solito Nastase, John McEnroe, Dick Stockton, Peter
Fleming, Raul Ramirez, Roscoe Tanner, Harold Solomon e, dulcis in
fundo, Bjorn Borg. Fu l'anno dello spilungone Fleming che venne fuori
dal girone battendo l'amico Mac e poi si ripeté fermando anche Borg
in semifinale. La finale, molto emozionante e divertente, lo vide
opposto a Ilie Nstase (che aveva sconfitto Ramirez in semifinale): ma
nonostante il vantaggio di due set a zero (6-2 6-5 i primi due set),
il biondo americano non riuscì a resistere al ritorno della vecchia
volpe e Nastase vinse i restanti set per 6-2 6-4 6-4, conquistando
il suo secondo titolo.
Nel
1979 ci si trasferì a Montreal, in Canada: all'immancabile Ilie
Nastase si aggiunsero alcuni protagonisti della stagione appena
terminata, quali Tim Gullikson, Pat DuPre, Hans Gildemeister, Johan
Kriek e Peter Fleming. Le stelle erano però Bjorn Borg e Jimmy
Connors. Lo svedese superò Gildemeister in semifinale e Jimbo fece
altrettanto col connazionale Gullikson, giungendo all'epilogo più
atteso, dove il n°1 del mondo “IceBorg” prevalse (6-4 6-2 2-6
6-4).
Il
1980 portò l'ultima edizione di questo bellissimo evento, disputata
ancora a Montreal. Un solo grande nome, quello di John McEnroe,
affiancato, manco a dirlo, da un ormai 34enne Ilie Nastase e da altri
buoni giocatori: il polacco Wojtek Fibak, l'indiano Vijay Amritraj,
l'israeliano Shlomo Glickstein e gli americani Peter Fleming, Harold
Solomon ed Eliot Teltscher. In finale arrivarono SuperMac, superando
Teltscher, e Amritraj, che batté Fleming. Mac, di norma, soffriva il
gentleman indiano, ma in quell'occasione ebbe vita facile,
concedendogli solo 4 giochi: 6-1 6-2 6-1.
(nella
foto, una copia del programma della WCT Challenge Cup del 1977 e
Bjorn Borg impegnato in uno dei match della prima edizione, disputata
ad Honolulu).
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