Il
circuito professionistico del WCT, a partire dal 1977, decise di organizzare un grosso torneo
annuale chiamato pomposamente “WCT Tournament of Champions”, che
raccogliesse tutti i migliori giocatori del momento, diventando un
appuntamento irrinunciabile. Elemento di attrattiva era,
naturalmente, il ricco montepremi.
La
prima edizione si tenne nel settembre del 1977 a Lakeway,
piccola città del Texas a due passi dalla capitale Austin, e
vide il successo dell'americano Harold Solomon sul grande Ken
Rosewall, allora 43enne, in 5 combattuti set. Caratteristica curiosa
delle prime edizioni del torneo, era il fatto che il tie-break si
giocasse sul 5-5 anziché sul 6-6. Nel 1978 ci si spostò a Las
Vegas, cambiando data (prima marzo, poi aprile/maggio): vinse Bjorn Borg su
Vitas Geruliatis con l'insolito punteggio di 6-5 5-6 6-4 6-5. L'anno
dopo, il 1979, ci fu il penultimo spostamento: fu scelta la sede di
Dorado Beach, in Portorico, ed il titolo se lo aggiudicò Jimmy
Connors, ancora sul povero Gerulaitis.
Nel
1980 nella mente degli organizzatori balenò una grande idea: la
vecchia sede degli US Open, Forest Hills, era ormai “libera” da
impegni, poiché nel 1978 il torneo era stato trasferito nel nuovo e
più grande impianto di Flushing Meadows. Nessuna sede poteva
esercitare lo stesso fascino dello storico West Side Tennis Club, coi
suoi splendidi campi in terra verde e la sua affascinante e
caratteristica club-house. Dal 1980 quindi il Torneo dei Campioni
trovò la sua collocazione ideale. Il torneo per qualche anno fu
inserito nel circuito del Grand Prix, in qualche altro rimase invece
escluso, venendo considerato, di fatto, come una ricca esibizione.
L'albo
d'oro racconta di grandi nomi e sfide straordinarie: 1980 (Gerulaitis
su McEnroe), 1981 (Eddie Dibbs sul brasiliano Carlos Kirmayr, vincitore di
McEnroe), 1982 (Lendl su Dibbs), 1983 (McEnroe su Gerulaitis), 1984
(McEnroe su Lendl), 1985 (Lendl su McEnroe), 1986 (Noah su Vilas),
1987 (Gomez su Noah), 1988 (Agassi su Bobo Zivojinovic), 1989 (Lendl sul peruviano Jaime
Yzaga).
Nel
1990, purtroppo, la corsa del torneo terminò, mandando in soffitta
un pezzo di storia: si giocò solo una ricca esibizione vinta dal
solito Ivan Lendl su Aaron Krickstein. Quindi si chiusero i battenti.
Per
i colori azzurri da segnalare qualche partecipazione (Adriano
Panatta, Gianni Ocleppo, Luca Bottazzi e Francesco Cancellotti, che
nel 1989 battè il n°2 del mondo Mats Wilander) e la migliore
prestazione in assoluto, quella di Claudio Panatta nel 1985. Claudio,
ispiratissimo, raggiunse i quarti di finale (sconfiggendo Francisco Maciel, Horacio De
La Pena e David Pate) prima di perdere di uno soffio con l'allora n°1 del
mondo John McEnroe quello che molti considerano il miglior incontro
della sua carriera (3-6 6-2 7-6 il punteggio). Un'ultima curiosità è
il fatto che in questo torneo, nella semifinale del 1984, Ivan Lendl
rifilò a Jimmy Connors un insolito e, immaginiamo non graditissimo,
“double bagel”, un secco 6-0 6-0!
(collage
di foto del nostro archivio: la club-house di Forest Hills, Gomez
campione 1987, Dibbs campione 1981 e Noah campione 1986, ritratti
dopo le rispettive premiazioni; notare il caratteritico trofeo a
forma di racchetta).
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