John,
classe 1954, è stato senza dubbio il più forte dei fratelli inglesi
Lloyd: il maggiore David, campione di Wimbleon juniores in singolare
e doppio nel 1965, fu un modesto singolarista e doppista appena
discreto, anche in Coppa Davis. Più che per l'unico titolo di
doppio, vinto in coppia col fratello John, va menzionato per essere
attualmente un facoltoso uomo d'affari, proprietario di una catena di
palestre e centri benessere all'avanguardia, da lui creati (David
Lloyd Leisure Clubs). Il più piccolo, Tony, fece giusto qualche
sfortunata apparizione nel circuito ATP. John, invece, ebbe una
buona carriera: più volte sfortunato avversario dei nostri
giocatori in alcuni incontri di Davis degli anni '70 e '80 (1976,
1979 e 1984), ottenne buonissimi risultati in singolare (best ranking
n°21), vincendo un titolo pro (al defunto torneo di Merion nel 1974,
in finale sull'americano Whitinger) e soprattutto raggiungendo la
finale agli Australian Open del 1977, sconfitto in 5 set da Vitas
Gerulaitis. In carriera raggiunse anche le finali a Basilea e
Wembley, nel suo anno migliore il 1977 (sconfitto entrambe le volte
da Borg) e nel 1979 a South Orange (sconfitto da McEnroe) e vanta
successi, tra gli altri, su Borg (addirittura a Montecarlo, sulla
terra, nel 1975), Newcombe, Emerson, Smith, Tanner, Drysdale,
Ramirez, Gerualitis, Kodes, Gottfried e Leconte. Da ricordare la sua attività in Coppa Davis, soprattutto quando riportò, assieme a Buster Mottram, la Gran Breatagna ad una finale, dopo 41 anni di attesa: accadde nel 1978, quando persero a Rancho Mirage contro gli USA di un incontenibile John McEnroe.
Vinse infine due
titoli di doppio e tre Slam di doppio misto (Pairigi e Wimbledon nel
1982 e ancora a Wimbledon nel 1983, sempre con l'australiana Wendy
Turnbull), ma è più che altro ricordato per essere stato, per
alcuni anni, sposato con l'allora n.1 del mondo femminile Chris
Evert, cosa che gli valse il crudele soprannome di “Mister Evert”.
Dopo essersi risposato, attualmente è un apprezzato commentatore
tecnico per la TV britannica e fa alcune apparizioni nel circuito
senior, oltre ad aver ricoperto, per qualche tempo, l'incarico di
capitano del team britannico di Coppa Davis.
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