venerdì 12 gennaio 2018

MATCH STORICI: FERRANDO-SELES



I giocatori italiani hanno spesso giocato grandissimi match contro i campionissimi, ma tante volte sono usciti sconfitti dalle battaglie. Esempi tangibili sono lo strepitoso match giocato da Adriano Panatta nel 4° turno degli Us Open del 1978 (perso in cinque bellissimi set con Jimmy Connors, che avrebbe poi vinto il torneo distruggendo in semifinale John McEnroe ed in finale Bjorn Borg), la sconfitta in 5 set subita da Paolo Canè a Wimbledon contro Ivan Lendl nel 1987, il chilometrico match perso da Omar Camporese con Boris Becker (futuro vincitore del torneo) agli AO del 1991 e quello perso nella Coppa Davis dello stesso anno (con Omar che fu rimontato da Boris dopo aver vinto i primi due set), ma anche quello perso qualche anno fa al Roland Garros da Andreas Seppi contro Novak Djokovic. Qualche volta però è andata bene e il nostro giocatore è riuscito a spuntarla: oggi vogliamo ricordare una di queste occasioni, e precisamente quella in cui la genovese Linda Ferrando, giocando un eccezionale tennis serve & volley, fu in grado di battere Monica Seles agli US Open. Era il 1990, ben prima dell'attentato di Amburgo, e Monica, non ancora diciassettenne, era già una delle grandi del tennis mondiale: qualche mese prima era diventata la più giovane vincitrice (senza perdere un set) della storia del Roland Garros e si presentava a Flushing Meadows come una delle favoritissime, terza testa di serie dietro a Steffi Graf e ad una già attempata Martina Navratilova (da Monica polverizzata nella finale di Roma di quell'anno, per 6-1 6-1). La Seles, a quei tempi, non solo batteva le avversarie ma addirittura le travolgeva e si presentò al match di terzo turno con la Ferrando dopo aver spazzato la tedesca Wagner (6-0 6-0) e la sudafricana Fairbank (6-2 6-2); Linda, n°82 WTA, arrivava invece da una battaglia vinta al tie-break del terzo set con l'argentina Paz e da una vittoria con l'occhialuta americana di colore Camille Benjamin. Il match, commentato da Tommasi e Clerici quasi rassegnati, iniziò come da copione: micidiale bombardamento da fondo coi colpi bimani di Monica Seles e rapido 6-1 in suo favore... ma all'improvviso qualcosa cambiò. Linda iniziò a rallentare il ritmo ed a giocare un'asfissiante ed efficacissimo serve & volley che sorprese la Seles, diventata più fallosa e palesemente innervosita: il 6-1 fu clamorosamente restituito e il match diventò un'autentica battaglia, sotto gli occhi di Rino e Gianni sempre più “presi” dalla prestazione della Ferrando. La Seles riprese fiducia, ma la genovese ribatteva colpo su colpo con un gioco d'attacco raramente visto da parte di una donna, “almeno di una che non si chiami Martina Navratilova” sottolineò prontamente Tommasi. Si giunse inevitabilmente al tie-break decisivo, nel quale Linda mantenne il sangue freddo e il coraggio necessari per chiudere col punteggio di 7-3, per la palese soddisfazione dei grandi commentatori che salutarono il collega Massimo Marianella, all'epoca fidanzato con la Ferrando. Purtroppo la nostra fallì la "prova del nove", cedendo nel quarto turno alla russa Leila Meskhi. La sua carriera proseguì su buoni livelli, arrivando sino al n°36 del ranking WTA. Ma tutti la ricorderanno per questo straordinario, irripetibile match.

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