Abbiamo
tante volte ricordato l'australiano Paul McNamee, nostro avversario
in alcuni match di Coppa Davis e fortissimo doppista in coppia col
connazionale Peter McNamara. Se il suo valore in questa specialità,
che gli ha fruttato 4 titoli Slam (due a Wimbledon, 1980 e 1982 e due
in Australia, 1979 e 1983), 24 titoli totali ed il primo post nel
ranking mondiale, è piuttosto noto, oggi vogliamo ricordare la sua
attività come singolarista. Si trattava di un giocatore dotato di un
efficace gioco da fondo, basato su un solido rovescio bimane, ma con
la capacità di produrre un ottimo serve & volley: queste
caratteristiche lo rendevano piuttosto universale, capace di
adattarsi bene a tutte le superfici.
McNamee, classe 1954, iniziò ad
emergere in età abbastanza avanzata: solo nel 1979 entrò fra i
primi 100 del mondo. Fra i suoi risultati negli anni '70 menzioniamo
le semifinali a Bogota e Santiago nel 1978 e la vittoria nel
challenger di Guadalajara nel 1979. Ottima stagione fu il 1980,
quando si portò intorno al 30esimo posto mondiale: vinse il suo
primo titolo ATP a Palm Harbor (in finale su Stan Smith), andò in
finale a Palermo (sconfitto da Vilas....la foto risale proprio a quel
torneo), in semifinale a Rotterdam e Sydney, nei quarti agli
Australian Open e negli ottavi al Roland Garros. Negli anni seguenti
si mantenne con una certa costanza fra i primi 50 del mondo, salvo
qualche occasionale momento di calo: semifinale a Bristol e Taipei
nel 1981, ottimi risultati nel 1982 con il successo nel ricco WCT di
Baltimora (su Vilas), quello nel challenger di Bari, la semifinale
agli Australian Open (miglior risultato Slam in carriera), le
semifinali al WCT di Mexico City ed il quarto turno a Wimbledon (dove
batté Curren). Nel 1983 perse le finali di Houston (da Lendl) e
Brisbane (da Cash), andando in semifinale a South Orange, Sydney e
Adelaide. Dopo un paio di stagioni opache (ricordiamo una buona
semifinale al Queen's nel 1985), ebbe un eccellente annata nel 1986.
Grazie ad una buona continuità di rendimento (anche due finali,
entrambe sulla terra, a Nizza e Saint Vincent, superato da Emilio
Sanchez e Colombo) riuscì a conquistare, ormai 32enne, il suo best
ranking di n°24. Giocò ancora per qualche anno, abbandonando
l'attività agonistica nel 1988.
In Coppa Davis ha esordito nel corso
del match con l'Italia di Roma nel 1980 ed ha un record di 12
vittorie e 6 sconfitte in singolare e 7 vittorie e 5 sconfitte in
doppio: ha fatto parte del team australiano che ha vinto
l'insalatiera nel 1983 e 1986, entrambe le volte contro la Svezia.
Infine vanta vittorie su avversari come McEnroe (al Roland Garros
1980), Panatta, Noah, Smith, Gerulaitis, Barazzutti, Nastase, Curren,
Cash, Vilas, Arias, Leconte e Mayotte.
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